QUESTA SEZIONE CONTIENE UNA SERIE DI DOMANDE E RISPOSTE RELATIVE A OROLOGI E GIOIELLI
GIOIELLERIA E OREFICERIA
L'oro bianco è veramente bianco? NO! L'oro che si trova in natura (simbolo chimico Au), è giallo. La tendenza attuale della moda privilegia la scelta di gioielli e accessori creati con metallo di colore bianco platino. L'oro ha dovuto adattarsi a ciò, cambiando la propria faccia; si ricorre perciò ad un trattamento superficiale di eccezionale resistenza che si chiama rodiatura, che dona all'oro giallo il caratteristico colore dell'oro bianco che conosciamo. Anche la lega dell'oro viene elaborata in modo da schiarirlo il più possibile, evitando però di usare il nichel (metallo schiarente di elezione), abolito per l'elevato numero di persone alle quali provoca allergia. Il platino e l'oro bianco sono la stessa cosa? NO. Assolutamente due materiali diversi. Il platino è un metallo pregiato di colore bianco naturale. Il suo utilizzo in gioielleria è riservato a oggetti d'elite, a causa dell'elevato costo di fusione e lavorazione. L'oro bianco è oro giallo schiarito il più possibile nella fusione aggiugendo metalli chiari quali l'argento, e infine rodiato. Perchè i miei anelli d'oro sono diventati grigi? Clienti spaventati si sono presentati da noi mostrandoci oggetti in oro (quasi sempre anelli) che da un momento all'altro hanno cambiato aspetto, diventando di un colore grigiastro sfumato. Nonostante l'oro sia inattaccabile da quasi tutti gli acidi, subisce una reazione superficiale a contatto con il mercurio diventando talmente brutto da far pensare che sia falso. Quindi attenzione a quando si rompono i termometri... Oro 750 millesimi o 18kt? Due modi diversi di dire la stessa cosa: il primo si basa su una scala da 0 a mille, mentre il secondo da 0 a 24 carati. Si tratta di una semplice proporzione che nel nostro esempio ci dice che siamo di fronte ad una lega di oro formata da tre parti di oro e una di altri metalli che servono a colorare o a dare robustezza o elasticità alla lega. Ovviamente esistono molti tipi di lega, più o meno usati nella realizzazione di monili: 8 - 12 - 14 oppure 18 carati. Che differenza c'è tra diamante e brillante? Se ponete questa domanda a un gioielliere vi risponderà: NESSUNA! Infatti, tutti i diamanti che vengono usati i gioielleria sono stati selezionati all'origine e quindi tagliati per dar loro la forma per renderli il più "brillanti" possibile. Da qui, il nome: diamante a taglio brillante. Come
si valuta un brillante? Colore. Per quanto riguarda il colore, bisogna dire che se è vero che la pietra perfetta è incolore, è stato anche vero che esistono in natura diamanti colorati spesso apprezzati più di quelli bianchi grazie a questa caratteristica. La colorazione è un fenomeno dovuto alla presenza (in piccole percentuali) di sostanze chimiche che danno alla pietra gradevoli tonalità gialle, blu, verdi e rosa. L’unico metodo valido per determinare l’esatto colore del diamante, è quello di paragonarlo con un altro che sia stato classificato come pietra di paragone. Purezza.
Per stabilire il livello di purezza del diamante sono stati fissati
i parametri standard. Taglio.
Anche il taglio contribuisce ad accrescere il pregio del diamante. Di
solito, in questa delicata operazione,
la pietra arriva a perdere fino alla metà del suo peso originale. Peso. In ultimo, ma non per questo meno importante, c’è la caratura che rappresenta il peso del diamante.. Il carato corrisponde a 0,2 grammi ed è diviso in 100 punti; quindi un diamante da 1,00 carati corrisponde a 100 punti, uno da 0,5 carati corrisponde a 50 punti e così di seguito. Naturalmente il peso influisce in maniera direttamente proporzionale al prezzo: più il peso cresce, maggiore sarà il costo della pietra.
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OROLOGERIA
Sul mio orologio c'è scritto water resistant 30 m. Perchè è entrata l'acqua con un semplice bagno in piscina? Ricordate che non bisogna mai eseguire immersioni (ma sarebbe meglio anche non farci il bagno) con orologi la cui impermeabilità non sia garantita per almeno 10 atmosfere. Leggete la tabella seguente: WR
Orologio resitente all'acqua 3 bar (30 mt.)
Meglio acquistare un orologio meccanico automatico o uno al quarzo? La comparsa dei primi orologi al quarzo nei negozi, negli anni settanta, ha determinato una vera rivoluzione. I vantaggi erano l'elevata precisione e il funzionamento a batteria. Oggi, acquistare un orologio al quarzo, è la normalità; ma i veri amatori preferiscono sempre l'orologio con la molla di ricarica e il bilanciere di cui gli svizzeri sono tradizionalmente i più abili fabbricanti. Vantaggio indiscusso, oltre al prestigio di un meccanismo svizzero, è la durata nel tempo e la possibilità di ripararlo anche a distanza di decenni dall'acquisto. Unico difetto, tecnicamente insanabile per gli orologi in commercio, è la mancanza di quella precisione quasi assoluta alla quale il quarzo ci ha abituati.
Perchè la prima pila dura di più? Si è diffusa la convinzione che la pila "originale" sia di qualità superiore a quelle che si vendono come ricambio: falso in quasi tutti i casi. Le aziende produttrici di orologi non si occupano di produrre anche le batterie, ma le acquistano dai fabbricanti specifici (renata, maxell, ucar). Per gli orologi si utilizzano pile "all'ossido d'argento", con voltaggi molto stabili, durata e sicurezza molto alti. Perciò l'unica ragione della minor durata ( se abbiamo calcolato bene il tempo trascorso), può solo essere l'usura dei componenti elettronici e meccanici dell'orologio, che, al pari di un'automobile, fa alzare i consumi. Esistono poi batterie di ricambio della stessa dimensione ma di infima qualità che si trovano in blister a basso costo ma di cui un orologiaio non farebbe mai uso. Queste pile hanno la capacità di rilasciare acido anche da cariche rovinando l'orologio, voltaggi senza stabilità e durata molto inferiore. Se la sostituzione viene affidata a persone poco professionali, questa potrebbe essere un'altra ragione di minor durata.
Le pile per orologio sono tutte uguali? Molte persone vengono ad acquistare la pila per l'orologio credendo che siano tutte uguali. Purtroppo, la standardizzazione nel settore delle pile per orologio, come in altri settori, è un miraggio. Se contiamo il numero di pile differenti per dimensione e voltaggi, attualmente utilizzate negli orologi, arriviamo a 30 modelli circa, chiaramente non intercambiabili. Perciò se siete fautori de "fai da te", portate al negoziante la batteria o il codice scritto su di essa e avrete la batteria giusta!
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